venerdì 29 giugno 2012

Draft 2012 - Arriva Terrence Ross


Questa notte è andato in scena il draft 2012, forse uno dei migliori draft degli ultimi anni vedendo la qualità dei giocatori scelti. I Raptors con l'ottava scelta hanno presso la Shooting Guard che arriva dal college della capitale, Washington. E' un guarda con molti punti sulla mano ottimo da affiancare a DeRozan per la sua crescita e potrebbe dare la possibilità a DeMar di giocare anche come Ala Piccola.


giovedì 28 giugno 2012

Bargnani: 'L'anno prossimo obiettivo playoff'

Sportando ha avuto la possibilità di intervistare Andrea Bargnani, stella dei Toronto Raptors. Il Mago ha vissuto la sua migliore stagione in NBA con la franchigia canadese anche se l'annata è stata condizionata da tanti problemi al polpaccio. Bargnani ha disputato 31 partite in stagione segnando 19.5 punti di media con 5.5 rimbalzi e 2 assist.

Sei reduce dalla tua migliore stagione in NBA, infortuni a parte. Si può dire che coach Casey è l'allenatore che ha saputo sfruttare al meglio le tue potenzialità fino a questo punto?
Sicuramente in NBA è stato il migliore. E' un bravissimo allenatore che ha le idee molto chiare ed abbiamo trovato sintonia sin da subito e mi trovo molto bene con lui.

In cosa è stato bravo Casey per farti rendere al meglio rispetto ai suoi predecessori Sam Mitchell e Jay Triano?
Senza parlare degli allenatori che ho avuto prima perché non è molto costruttivo. Casey ha lavorato molto difesa. Quindi sia io che tutta la squadra abbiamo fatto dei miglioramenti notevoli in difesa.

Siamo a poche ore dal draft NBA, ti aspetti qualche cosa in particolare da Toronto? In che ruolo i Raptors ancora latitano ed hanno bisogno di migliorare?
Non so cosa faremo con la nostra scelta. Se sceglieremo o scambieremo. Ci sono tanti rumor in questo momento. Le voci sono che non è un draft ricco di talenti. Quindi non so cosa deciderà di fare la dirigenza.

Si parla tanto di un possibile arrivo di Steve Nash che da canadese potrebbe voler finire la carriera nel suo paese natale. Pensi che siano voci vere oppure fantamercato?
Non lo so. Ho letto anche io questo rumor, quindi vedremo. La free agency inizia il primo luglio e molto presto scopriremo dove andrà.

Con l'arrivo di Jonas Valanciunas scelto il prossimo anno e con la nuova scelta molto alta, pensi che Toronto possa avere chance da playoff l'anno prossimo? E nel medio/lungo periodo i Raptors hanno chance da titolo?
Spero di sì, oramai sono quattro anni che non facciamo la postseason e quindi l'obiettivo del prossimo anno è quello. Valanciunas non l'ho ancora mai visto giocare quindi sono molto ansioso di fare il primo allenamento con lui.

Ti vedi per tutta la carriera ai Raptors oppure speri un giorni di cambiare squadra?
Ora sono giocatore un dei Raptors e voglio stare ai Raptors. Sono sotto contratto con loro. Sto molto bene a Toronto. Mi piace la città, mi trovo ottimamente con la dirigenza. Poi vedremo.

C'è un giocatore, tra quelli in attività, con cui ti piacerebbe giocare?
Io ho sempre stimato Manu Ginobili. Penso sia un giocatore fantastico. Ha sempre trovato motivazioni per essere protagonista nonostante tutto quello che ha vinto.

Parlando della stagione, cosa ne pensi del livello offerto dai playoff NBA e secondo te, ha vinto la squadra più forte?
Sicuramente ha vinto la squadra più forte. Ha dominato sia in stagione che nei playoff. Quindi è stato un titolo meritatissimo.

Cosa pensi di LeBron?
E' un grande campione. Ha vinto tutto ora. Olimpiadi, NBA ed è il numero uno in questo momento.

Cosa si prova ad essere un uomo franchigia in NBA? Si provano sensazioni particolari?In realtà nessuna sensazione in particolare. Continuo a lavorare ed a voler migliorare. Non è una cosa che ti arriva dalla sera alla mattina. E' una cosa che si costruisce nel tempo. Si lavora giorno dopo giorno. Non c'è nessuna sensazione diversa. Si continua a lavorare come appena arrivato in NBA.

 

Si ringrazia il sito sportando.net per l'intervista.

mercoledì 27 giugno 2012

Inizia la nuova era del mercato, anche le piccole hanno chance

Quella che scatta il primo luglio sarà la prima free agency con le regole del nuovo contratto collettivo: ricavi maggiori per le squadre di fascia medio bassa e più limiti alle spese delle grandi. E per i Lakers potrebbe essere dura da accettare

 

Allo scoccare della mezzanotte del primo luglio, tutto quello che rimarrà della stagione del lockout saranno i resti dei coriandoli lasciati dalla parata della vittoria a Miami. Ma sarà anche l'inizio del mercato dei free agent per la prima volta con le regole del nuovo contratto collettivo, che nelle speranze dell'Nba dovrebbe cambiare il volto della lega. La condivisione dei profitti sarà molto più elevata e ci saranno pesanti penalità per chi sfonderà il tetto della luxury tax. La durata massima dei contratti dei free agent che cambieranno squadra sarà di 4 anni, con aumento annuale limitato al 4,5%. E niente più sign-and-trade, il meccanismo che ha aiutato Miami a prendere LeBron James e Chris Bosh. Ma che vuol dire tutto questo? Che il pezzo più pregiato dell'anno, Deron Williams, otterà comunque un contratto pesante, ma che a squadre come i Lakers costerà molto di più continuare ad essere i Lakers.
 
Mavs, i precursori "Credo che il nuovo contratto collettivo cambierà il mercato - dice Larry Coon, giornalista di Espn esperto in materia di salary cap -. Osservando il modello finanziario messo in piedi, la situazione rispetto al vecchio accordo cambierà completamente. Nel vecchio sistema, infatti, tutte le franchigie cercavano di inserire tre stelle nel roster, ma visto che non ci sono 90 fuoriclasse per le esigenze di 30 squadre, molti ne inserivano due di assoluto livello e uno un gradino sotto ma che veniva pagato come gli altri. Questo accadrà sempre meno. E il primo segno di questa tendenza c'è già stato: la scelta di Dallas di non rinnovare lo scorso anno il contratto di Tyson Chandler. I Mavericks avevano vinto l'anello, e col vecchio sistema sarebbero stati inclini a mantenere inalterata la squadra. Invece hanno capito che non potevano più permettersi di pagare tutti quei soldi per uno come Chandler e hanno deciso di fare un passo indietro per questa stagione. Penso che ora anche il resto della lega spenderà molto meno per giocatori di quel tipo".
 
lakers, situazione difficile Se persino Mark Cuban, uno famoso per non badare a spese, cambia atteggiamento, allora è proprio vero che i tempi stanno cambiando. Ma le novità rischiano di essere davvero drammatiche a Los Angeles, dove i Lakers, reduci da due eliminazioni consecutive nelle semifinali a Ovest, sperano di poter inseguire un altro paio di titoli spremendo l'ultima goccia di classe da Kobe Bryant ma ad un costo che potrebbe diventare insostenibile. Secondo la nuova ripartizione dei profitti e i pagamenti della luxury tax, infatti, se i Lakers riproponessero nel 2012-13 la stessa squadra di quest'anno con un monte salari di 90 milioni di dollari, il costo lieviterebbe a 140 milioni. E anche per i Lakers, dove i soldi non sono mai mancati, sarebbe un bel colpo. "Non credo che in molti verseranno fiumi di lacrime in Nba per i Lakers - ha dichiarato un dirigente Nba -. Se pensano di avere il 20-25% di possibilità di vincere il titolo con quello che avevano l'anno scorso, forse vale la pena provarci anche spendendo 90 milioni, considerando soprattutto la loro storia e quello che chiede loro la piazza. Ma vale davvero la pena fare un tentativo se il prezzo sale di 50 milioni?".
 
Che dirà kobe? I Lakers comunque aveano provato già la scorsa stagione a ridurre il monte ingaggi. Avevano provato a spedire Lamar Odom a New Orleans. Poi, quando il commissioner David Stern ha posto il veto su quella trade, l'hanno mandato a Dallas per una trade excpetion e una futura prima scelta al draft. E hanno spedito Derek Fisher e la scelta ottenuta nell'affare Odom a Houston alla scadenza del mercato, con una mossa fatta chiaramente per ridurre il monte salari. "Sono curioso di vedere come reagirà Kobe Bryant a questa nuova situazione - rincara la dose Coon -. Tutte le mosse recenti dei Lakers sono state fatte per un solo motivo: ridurre i salari. Avevano persino una trade exception e non l'hanno usata". Ma come reagirebbe Bryant se i Lakers avessero bisogno di riempire un buco in quintetto per la prossima stagione e decidessero di non farlo come hanno fatto finora? "Credo che non ci sia dubbio su quanto sia più severa la luxury tax - racconta l'agente Mike Bartelstein -: metterà un freno ai contratti lunghi, specialmente per quelle squadre che da sempre spendono tanto".
 
Obiettivo equilibrio Quello che i proprietari hanno sempre sostenuto durante le trattative per il rinnovo del contratto dei giocatori è che le nuove regole (compreso alzare la spesa minima del monte ingaggi dal 75% del salary cap all'85% nei primi due anni del nuovo accordo e al 90% nel terzo anno), combinate all'aumento della divisione dei ricavi e all'aumento dei pagamenti per la luxury tax, avrebbero permesso anche alle squadre dei mercati più piccole di rivolgersi al mercato dei free agent come una delle vie per diventare team da titolo. "In fondo le entrate sono direttamente proporzionali alle vittorie, quindi le squadre dovranno decidere di essere competitive - dice Bartelstein -. Lottare per il titolo e dare speranza ai tifosi si può fare solo mettendo insieme squadre migliori con giocatori migliori".
 
Le ricadute sul mercato "Il nuovo sistema raffredderà senza dubbio il mercato dei top team - sostiene un dirigente di una squadra della Eastern Conference -. Ma credo che la situazione rimarrà comunque interessante grazie alle squadre di fascia bassa. Nella lega ci sono ancora tanti modi di spendere soldi. E uno di questi sarebbe per esempio prendere una squadra come Sacramento, recapitarle assegni da 10-20 milioni di dollari per la spartizione dei ricavi e vederli spendere quella cifra per prendere giocatori. Ed è l'unico modo per loro per diventare attraenti, perché Sacramento non sarà mai una destinazione popolare come L.A., New York, Miami o Chicago. Ovviamente potrebbero semplicemente tenersi i soldi in tasca, ma sono sicuro che inizierebbero a spenderli". Ma Coon non pensa che questo sia uno scenario plausibile, perché un aumento dei ricavi non cambierebbe radicalmente le cose: "Credo che l'effetto principale sarà quello di riportare coi piedi per terra le squadre che spendono troppo - dice - San Antonio è da sempre la dimostrazione che non c'è bisogno di buttare via i soldi se si fanno le cose nel modo giusto. Credo però che le nuove regole potrebbero dare una mano a squadre come Memphis, Indiana e Sacramento a diventare competitive e a restarci".

I giocatori — Guardando alla situazione dal punto di vista dei giocatori, gente come i restricted free agent Eric Gordon e Roy Hibbert continueranno ad avere contratti pesanti, sia dalle loro squadre che da altre. Ci sarà sempre chi avrà voglia di spendere. Ma sarà anche più probabile vedere veterani dover affrontare la scelta che si è presentata a Shane Battier la scorsa stagione: accettare contratti importanti, 18-20 milioni di dollari, da squadre di fascia mediobassa o puntare ad inseguire il titolo e accontentarsi da un triennale da 9 milioni a Miami. "Saranno sempre meno quelli che potranno guadagnare cifre importanti" racconta il dirigente Nba. Le grandi star continueranno quindi a fare una montagna di soldi. Saranno i giocatori di fascia media che vedranno i loro guadagni scendere significativamente. "Le nuove regole renderanno tutto più equilibrato - racconta Coon -. Tante squadre avranno un po' di aiuto e qualche grande verrà penalizzata. Il proposito non era quello di avere tutte le 30 squadre gestite a piacimento con la possibilità di buttare via soldi, ma quello di dare a tutte, se ben gestite, la possibilità di essere competitive". Se il modello funzionerà o meno si inizierà a capirlo dal primo luglio, l'alba di una nuova era. "Credo cge alla fine il modo migliore per aumentare il valore di una franchigia sia quello di vincere, che comporta l'aumento dei ricavi - è la tesi di Bartelstein -. E se hai più ricavi c'è tanto che puoi fare. Detto questo, sarei comunque veramente deluso se le squadre di livello medio-basso non cominciassero ad entrare in gioco per prendere i giocatori migliori. Ho sempre creduto che ci siano un sacco di persone competitive nella Nba. Penso che ora lo scopriremo".

Gazzetta dello Sport

 

venerdì 22 giugno 2012

[Special Play-off] La notte dei campioni


La notte dei campioni, così verrà ricordato questa partita, perchè molto semplice dopo il primo tempo gli Heat hanno fatto praticamente quello che volevano di questi Thunder vuoi la tensione e l'inesperienza sono crollati in maniera incredibile proprio nel momento in cui sembrava che potevano rientrare, troppe azioni in isolamento per Westbrook che praticamente non passa quasi mai palla andando a sbattare sulla difesa degli Heat, deludente ancora il Barba che fa 19pt, ma nel momento più inutile della partita. Dall'altra parte devastate prestazione da oltre la linea dei 3 punti soprattutto di Miller che realizza la bellezza di 23 punti con un 7-8 da oltre l'arco che la dice tutta sulla sua giornata super positiva. I Big Three fanno praticamente quello che vogliono con LBJ che chiude con una tripla doppia e Bosh e Wade sopra i 20 punti. Partita che nella media è stata noiosa dopo la metà del 3° quarto quando gli Heat sono scappati a +20 e i Thunder si vedeva che non avevano le forze per rientrare. Finalmente l'ossessione di LBJ è terminata portando a casa l'anello.
Lebron James è stato anche premiato come MVP delle Finali

giovedì 21 giugno 2012

A Toronto si pensa in grande



Delle fonti vicine a ESPN.com fanno sapere che i Raptors hanno in mente due colpi importanti per questa sesisone estiva del mercato, e i nomi che vengono fuori sono da top team perchè sono Andre Igoudala e Rudy Gay. Con questa mossa sembra che i canadesi vogliano migliorare il roster nelle ali che a parte il Mago non presenta nessun giocatore degno di nota. Vedremo l'evolversi delle cose nei prossimi giorni.

[Special]Anteprima: Play Off - Finals Gara 5



Questa notte va in scena il primo match point per gli Heat che dopo aver perso gara 1 in casa di OKC a fatica è riuscita a capovolgere la serie trascinata da LBJ, Wade e soprattutto l'ex Raptors Bosh visto che dal suo rientro in quintetto base (gara 2 delle finali) gli Heat non hanno ancora perso, interessante anche Mario Chalmers che nell'ultima gara a giocato da dio e se si dovesse riconfermare potrebbero spegnersi tutte le speranze di capovolgere la serie per OKC.
OKC dalla sua non sta giocando il suo miglior basket forse è la pressione, la poca esperienza fatto sta che dopo la bella prestazione di gara 1 si sono un pò persi, complice anche il fatto che "Il Barba" non gira in questa serie mettendo in difficoltà tutta la squadra sia in fase offensiva che difesa e a girare sono solo KD35 e Russell Westbrook, ma è veramente poca cosa rispetto a quello che ci ha fatto vedere gli Heat.
Stanotte vedremo cosa succede i Thunder non possono più sbagliare, mentre dall'altra parte sanno che perdere potrebbe far capovolgere la serie visto che gara 6 e 7 sono in casa di OKC. Questa sera molto probabilmente ci sarà molta tensione, ma sarà sicuramente uno spettacolo per tutti gli appasionati di questo fantastico sport.

Conosciamo meglio Jonas Valanciunas

Ormai sembra sicura la sua conferma nel roster dei Raptors dopo aver passato una stagione di transizione in patria al Lietuvos Rytas arrivando alle final 4 dell'EuroCup e vincendo il premio di Rising Star del torneo.

Questo video è ottimo per capire le sue qualità:


sabato 16 giugno 2012

Draft 2012

I Toronto Raptors trovano l'ottava scelta nel prossimo draft, con questo numero come prima scelta dovrebbe arrivare Jeremy Lamb dal college di UConn, anche se a mio modo di vedere l'ultima cosa che serve ai Raptors è una guardia, ma soprattutto un centro, peccato che il migliore del draft Anthony Davis andrà al 99% ai Calabroni di New Orleans detentori della prima scelta e Andre Drummond che spero non si vada a rovinare ai Bobcats. Infine come seconda scelta siamo  56° e secondo i calcoli dovrebbe essere scelto Robert Sacre è un centro che sinceramente non ho mai visto giocare. Comunque vedremo a Luglio chi arriverà.